Attività svolte

Consulenza alimentare

La prima visita consiste in una “chiacchierata” conoscitiva, che dura all’incirca 1 h. In questo tempo verrà effettuato un colloquio individuale, durante il quale saranno si annotate le preferenze alimentari del paziente, esigenze, eventuali patologie e/o intolleranze, routine quotidiana; verrà effettuata la misurazione dei parametri antropometrici (peso, altezza, circonferenze) e verrà effettuata la bioimpedenziometria fondamentale per la valutazione della composizione corporea e del metabolismo basale, ma… il colloquio mi serve principalmente per capire chi sei, perchè sei arrivato da me e hai bisogno del mio aiuto e come/cosa posso fare io per aiutarti ad intraprendere, e soprattutto portare a termine, il tuo percorso personale. A me interessa accompagnarti fino al termine del tuo percorso ottenendo il miglior risultato (realistico) possibile!

Importanza dei controlli

I controlli mensili sono indispensabili per la compliance e la buona riuscita del percorso perché rappresentano un momento fondamentale di confronto. E’ importante valutare periodicamente se le indicazioni siano state comprese dal paziente, se occorra apportare delle modifiche per via di variazioni nelle abitudini, gusti, orari della vita quotidiana; serve per osservare il raggiungimento di alcuni piccoli obiettivi e fissarne di nuovi. Dunque non ci si limita solo al monitoraggio del peso corporeo e delle circonferenze, ma si effettua una valutazione del percorso a 360°, inoltre si analizza la variazione della composizione corporea e dunque la qualità dei kg persi o presi! Pertanto, la visita di controllo non deve essere vissuta come un momento di giudizio, ma anzi, come un momento di confronto faccia a faccia in cui si può trovare la soluzione per continuare/riprendere il percorso iniziato!

Piano alimentare personalizzato

Ogni persona è un individuo a sè, con caratteristiche, gusti, orari ed abitudini proprie, diverse da tutti gli altri. E’ questo il motivo per cui un piano alimentare non può essere unico e uguale per tutti ma per avere successo deve essere strettamente personalizzato in base alle preferenze alimentari, abitudini giornaliere, orari di lavoro, metabolismo basale, se si pratica o meno attività fisica e fabbisogno giornaliero di ogni singola persona. Avere una corretta alimentazione non vuol dire privarsi del piacere di mangiare ma l’obiettivo è quello di fare pace con il cibo, imparando a godersi i momenti del pasto approcciandoci ad essi con la consapevolezza di ciò che stiamo facendo, significa imparare a gestire i momenti “NO”, significa imparare a gestire i momenti conviviali, significa imparare ad avere un’alimentazione SOSTENIBILE nel tempo!

Trattamenti dietetici per bambini e adulti

La mia grande passione è l’educazione o la ri-educazione alimentare soprattutto in età pediatrica e la mindful eating. Credo fermamente in ciò che diceva il filosofo Feuerbach “siamo ciò che mangiamo” e per questo motivo mi sta molto a cuore aiutare i genitori (si sono loro a dover essere informati e non i bambini!) a capire come far seguire un’alimentazione sana ai propri figli, perchè saranno loro il nostro futuro. La mindful eating, invece, ci aiuta a prendere maggiore consapevolezza sui proprio bisogni e desideri per arrivare a costruire un rapporto sereno e genuino con il cibo. La restrizione calorica e il controllo non sono la soluzione per imparare a gestire il cibo, tanto meno per perdere peso. Ma per fare ciò, bisogna “allenarsi” per tornare ad ascoltare e farsi guidare da sensazioni, bisogni psicofisici e valori personali.

Biompedenziometria

É una tecnica non invasiva che rileva in pochi secondi la resistenza, opposta dall’organismo, al passaggio di una corrente elettrica a diverse frequenze trasmessa da elettrodi in gel posti sulla mano e sul piede. La bioimpedenziometria, o Body Impedance Analysis (BIA), consente una stima della FM (massa grassa) e della FFM (massa magra); ma anche quella dell’acqua totale (TBW) e della sua ripartizione (ICW/ECW), ovvero, acqua intracellulare (“buona”) e quella extracellulare (“cattiva”). Questo esame viene ripetuto ad ogni visita di controllo per avere un’idea sull’andamento del percorso in quanto, il solo numero sulla bilancia non è predittivo di nulla (non mi dice se ho perso massa grassa o solo liquidi o peggio ancora massa magra!).

Attività fisica

Quando si inizia a cambiare il modo in cui si mangia, in realtà si dovrebbero cominciano a pianificare anche dei cambiamenti che mirano a miglioramenti a lungo termine. Tra questi, l’introduzione dell’attività fisica diventa fondamentale per il raggiungimento ma soprattutto per il successivo mantenimento del peso raggiunto. E’ molto importante, però, rendere l’allenamento piacevole (allenarsi all’aria aperta, ascoltando musica o in compagnia di amici, o perchè no anche guardando un film) e formulare gli esercizi in modo che siano motivanti per voi. Se l’allenamento risulta piacevole, poi non ci sarà bisogno di un “premio” per ricompensare gli sforzi compiuti. Si ritiene attività fisica quella svolta in maniera CONTINUATIVA e si raccomandano almeno 150min di attività fisica a settimana (30min x 5 giorni a settimana oppure 40/60 min x 3 volte a settimana).